“Declino clinico del numero di spermatozoi negli uomini della Sicilia orientale” e, come se non bastasse, “Uccelli più intelligenti”.
Come dire: le nostre certezze, i nostri punti cardine, sconvolti dalla nuova scienza che deposita in soffitta, vecchie e, per secoli, incrollabili certezze.
Partiamo dal secondo titolo: uccelli più intelligenti.
Sì, proprio loro, i volatili che per tanto tempo molti pensarono potessero interrompere il maestoso volo sbattendo sui piloni del Ponte sullo Stretto di Messina, uccelli che, non avendo segnato sul proprio Google Maps il gigantesco ostacolo, si sarebbero schianti di certo sulle auto in transito nei 3 km e passa di manufatto cementizio e ferroso, opera ingegneristica dell’umanità moderna.
Ebbene, nessuno ne parla più, quindi si presume che abbiano aggiornato l’”app” di volo con moderne mappe interattive, o che quella ipotesi fosse frutto più della dialettica notturna da bar che altro.
E siccome i bar restano chiusi per decreto del presidente del Consiglio, prima, e per decreto legge, oggi, ecco che la sobrietà riporta il discorso sui binari della realtà (passerà pure il treno sul Ponte) piuttosto che sulle allucinazioni dell’alcol.
Peraltro anche il sottosegretario grillino alle Infrastrutture, Cancelleri, siciliano, non manca occasione per dire che l’ex ministra De Micheli insediò una commissione di tecnici per capire come e che cosa fare.
Il lavoro, però, non è stato ancora portato a termine, per cui l’attuale ministro Giovannini, non ha potuto fare altro che, almeno per adesso, mettere in salamoia l’idea, aspettando le conclusioni che spettano ai tecnici, analisi lunghe e farraginose forse perché tra i componenti non vi è nessun capocantiere e neppure un carpentiere (ma questa, è altra storia…).
Per cui l’attraversamento stabile dello Stretto, si farà.
Non si sa bene quando, non si sa bene come, ma si farà, sia si tratti di alti piloni oggi non più pericolo preminente per gli uccelli, sia si tratti di tunnel sommerso, salvo scoprire in questo secondo caso la rivolta del pesce spada, impossibilitato a solcare la caverna che l’uomo sarà chiamato a costruire – se così dovesse essere – poco romanticamente tra Scilla e Cariddi.
Staremo a vedere, e anche noi ci mettiamo in salamoia.
Il primo titolo, adesso: declino clinico del numero di spermatozoi negli uomini della Sicilia orientale.
In realtà, l’ho scritto solo come specchietto per le allodole, nulla a che vedere con i volatili né col Ponte.
Solo un barattolo di miele, per far cadere in tentazione ciascuno di noi. Uno specchietto per le allodole, come specchietto per allodole è da sempre il Ponte: usato per far chiacchierare e distogliere sguardo e mente dai problemi veri e seri, fastidiosi per chi amministra.
Ecco, questi sono cazzi, ma poco hanno a vedere con gli spermatozoi.
E con gli uccelli.